ELEZIONI 2010 CHI HA VINTO?

ELEZIONI ELEZIONI MAMMA MIA CHE NOIA

Elezioni. Sin da piccolo anche quando non ero in età da voto ho sempre seguito i risultati elettorali. In Italia si vota sempre, ma d'altronde in una democrazia è il non poter votare che può dare inquietudine. Come elettore ho quasi sempre votato con un'unica eccezione: le elezioni europee del 1999. Per protesta. Delle elezioni di un tempo ricordo l'etica di Berlinguer, che per motivi anagrafici non ho mai votato, le lacrime di chi perdeva oppure i gioiosi sorrisi di chi vinceva. Ricordo, in negativo, la violenza delle armi terroriste e mafiose sui candidati. Oggi invece trovo la noia. Certo è meglio la noia del sangue sia chiaro, ma non dobbiamo adagiarci... Anche la noia può essere mortale. Di un tempo che fu ricordo la bravura nel dire che nessuno aveva perso. Oggi dopo il voto dell'altroieri mi sembra doveroso fare un'analisi schietta e sincera. Ha stravinto la Lega Nord. Ha stravinto Zaia in Veneto. Ha vinto l'Italia dei Valori. Hanno stravinto Rossi in Toscana e Scopelliti in Calabria. Ha pareggiato il Pd. Hanno vinto Cota in Piemonte e Formigoni in Lombardia. Ha perso De Luca in Campania. Demonizzare l'avversario politico non serve. Fa salire di qualche punto le liste più estreme e... Basta. Il Pdl è calato di poco ed il governo tiene. Attaccare Vendola in Puglia da destra a sinistra non ha pagato. La simpatica Polverini ha vinto da sola nonostante il casino delle liste. La protesta è andata nell'astensione. Il 40% in Toscana. La protesta di chi ha votato in parte è andata a Grillo ed all'Idv ed alla Lega Nord. La Francia non è l'Italia. Ma in Francia c'è Sarkò e un Partito Socialista Francese ed Europeo che noi ci sogniamo. Le zone ex Pci comunque in Italia reggono e si rafforzano. La Sinistra Radicale è riapparsa, ma non troppo. La Destra radicale poco. La Val di Susa ha fatto perdere la Bresso. Insomma chi ha vinto? Boh. Sicuramente l'astensione che è diventata il primo partito. Probabilmente dobbiamo avvicinare l'elettore con un sistema di voto migliore. Lancio una proposta provocatoria: creiamo piccoli collegi uninominali. Il candidato sarebbe costretto ad un porta a porta che non viene più fatto. Il collegio deve essere piccolo piccolo con partiti tornati grandi grandi e... Veri, veri.

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