Alla mafia piace l'Europa... Ed i mafiosi hanno scelto di stare in Europa per diversi motivi.
Vediamo quali.
Il primo è la totale sottovalutazione del fenomeno.
Quasi tutti i paesi europei sottovalutano la presenza mafiosa.
Passi avanti sono stati fatti in:
Il resto dell'Europa tace... Con il parlamento europeo che non ha confermato la CRIM.
Il secondo motivo è la mancanza di una normativa adeguata a contrastare la mafia. Norme come l'associazione a delinquere di stampo mafioso, oppure articoli come il 41bis sul carcere duro oppure sul sequestro dei beni scarseggiano. Con l'eccazione di San Marino che grazie anche al compianto Vigna si è dotato di una normativa moderna in proposito.
La Svizzera al suo interno ha iniziato una discussione sul punto da alcuni anni per migliorare la propria normativa.
E pure sugli appalti la situazione non è rosea in Europa. In pratica i controlli antimafia non esistono.
Il terzo motivo che si ricollega al primo è la poca volontà ad affrontare la questione, pensando che in qualche modo il fenomeno è arginabile delimitandolo e convivendoci. Questo è un errore mortale. Con la mafia è meglio non conviverci e soprattutto non delimitarla in quanto non è delimitabile.
Il quarto motivo è la non capacità dei paesi europei di leggere e capire il fenomeno mafioso. Un fenomeno che non li riguarda. Questo aiuta i mafiosi ad inserirsi bene nei territori.
Con i motivi mi fermo, ma di sicuro ce ne potrebbero essere altri.
La situazione è preoccupante. Basti pensare che due porti fondamentali in Europa come Rotterdam ed Anversa sono perfettamente in linea con Gioia Tauro e Genova per i traffici delle mafie italiane.
Cara Europa adegua la normativa. Alza la guardia. Prendi ad esempio anche l'Italia che nonostante sia migliorabile ha una buona normativa.
Un giorno potresti scoprire che è troppo tardi.
Vediamo quali.
Il primo è la totale sottovalutazione del fenomeno.
Quasi tutti i paesi europei sottovalutano la presenza mafiosa.
Passi avanti sono stati fatti in:
- Germania dopo la famosa strage delle cosche di San Luca di alcuni anni fa si sono registrati piccoli passi avanti.
- Svizzera che non sottovalutà più.
- Francia che ha i suoi parametri ma tra tutti i paesi forse è quella che avendo avuto, ed ha tuttora, i suoi banditi e malfattori nel sud ed in Corsica è più attenta. Il suo attuale premier non sottovaluta.
- San Marino che si è dotata di norme adeguate in corso di potenziamento continuo ed ha iniziato ad affrontare la questione da alcuni anni.
Il resto dell'Europa tace... Con il parlamento europeo che non ha confermato la CRIM.
Il secondo motivo è la mancanza di una normativa adeguata a contrastare la mafia. Norme come l'associazione a delinquere di stampo mafioso, oppure articoli come il 41bis sul carcere duro oppure sul sequestro dei beni scarseggiano. Con l'eccazione di San Marino che grazie anche al compianto Vigna si è dotato di una normativa moderna in proposito.
La Svizzera al suo interno ha iniziato una discussione sul punto da alcuni anni per migliorare la propria normativa.
E pure sugli appalti la situazione non è rosea in Europa. In pratica i controlli antimafia non esistono.
Il terzo motivo che si ricollega al primo è la poca volontà ad affrontare la questione, pensando che in qualche modo il fenomeno è arginabile delimitandolo e convivendoci. Questo è un errore mortale. Con la mafia è meglio non conviverci e soprattutto non delimitarla in quanto non è delimitabile.
Il quarto motivo è la non capacità dei paesi europei di leggere e capire il fenomeno mafioso. Un fenomeno che non li riguarda. Questo aiuta i mafiosi ad inserirsi bene nei territori.
Con i motivi mi fermo, ma di sicuro ce ne potrebbero essere altri.
La situazione è preoccupante. Basti pensare che due porti fondamentali in Europa come Rotterdam ed Anversa sono perfettamente in linea con Gioia Tauro e Genova per i traffici delle mafie italiane.
Cara Europa adegua la normativa. Alza la guardia. Prendi ad esempio anche l'Italia che nonostante sia migliorabile ha una buona normativa.
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