ILLEGALITÀ LEGALE


Una notizia che ho sentito oggi mi fa salire una rabbia dentro molto elevata. Apro la tv e su Rai news  apprendo che un motociclista a Roma è stato ucciso da un pino caduto per strada nello stesso momento in cui passava. In questi casi uno pensa subito alla sfortuna, al fato ma in realtà è colpa dell'uomo. Il pino era pericolante da anni ed un cavo d'acciaio lo teneva legato agli alberi retrostanti.  Con il tempo il cavo si era spezzato ed era stato legato alla meglio su un palo della luce. Il tutto ovviamente accanto ad una via ad alto scorrimento.  Questa è una vergogna.  Siamo di fronte ad un caso di totale insicurezza stradale. Al menefreghismo totale di cui vedrete che difficilmente si troverà il responsabile. E qui sorge la rabbia. In Italia a molti comuni della sicurezza stradale non gliene frega niente. Quando parli con molti di amministratori riducono la sicurezza stradale al problema degli autovelox e dei photored i cui ultimi modelli sono nati per rilevare addirittura se l'auto supera di poco la striscia bianca dello stop al semaforo. Di condizioni delle strade, di alberi cadenti, di cinture di sicurezza, di telefonini all'orecchio, di strisce pedonali che non rispettano la legge non parlano mai. Si mira solo a fare cassa. Negli ultimi mesi si sono occupate di tali problematiche due riviste del settore: quattroruote ed auto. Anche sicurato.It si occupa di tali questioni. La situazione è grave. Ci troviamo di fronte a quella che io chiamo illegalità legale. Ossia il chiedere od il creare una norma ad hoc spesso assurda che ha come scopo formale la pseudo sicurezza stradale ma che in realtà è una tassa per fare cassa. Ai burocrati della sicurezza stradale vera non gliene frega niente. Siamo di fronte quindi ad una illegalità legale da un punto di vista formale. E nel frattempo la gente muore per un albero che cade perché legato male. E la rabbia sale...

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