SIAMO UN PAESE DI IDIOTI

IDIOTI

Guido. Ascolto una canzone dei Green Day dal titolo American Idiot. E penso. Penso che anche in Italia siamo pieni di idioti. C'è un vecchio detto popolare che dice: la madre degli imbecilli è sempre incinta. Non mi piace. Preferisco dire che il papà degli idioti è sempre fertile e che le banche del seme non sempre funzionano a dovere. E' idiota chi guida lo scooter con il casco a scodella slacciato che mentre va sembra un cocker. E' idiota colui che quando gli racconti qualcosa che ti è successo, dice che a lui è successo lo stesso e te ne elenca i minimi particolari. Chi parcheggia sul tuo passo carrabile e pensa che tanto tu esci lo stesso... Volando per di più. E' idiota chi si droga e pensa che tanto smette quando vuole. Chi non raccoglie la cacca dei cani e si ferma a contemplarla. I neuroni del cane sono ovviamente superiori a suoi. Chi non rispetta le strisce pedonali. Chi pensa ai propri diritti ma si dimentica i propri doveri.Chi nel periodo estivo con una maglietta attillata arriva preceduto dal vento dei propri muscoli. E' idiota chi va in bicicletta sui marciapiedi rasentando i portoni. Se esce un bambino o un cane sono guai. Chi quando ti parla ti sta accanto appiccicato e ti tocca in continuazione. E' idiota chi vede il dito e non la luna. Chi vuole cambiare non se stesso, ma gli altri. Chi alla fine dei dibattiti dice di voler fare solo una domanda ma se ne esce con un intervento logorroico di mezz'ora. E' idiota chi guida in autostrada sulla linea di mezzeria. Chi sotto il casco mette il cappello da baseball per non sciuparsi il capello. Chi ha sempre ragione. Chi non lavora in squadra. E' idiota il pedone che pensa che la strada è tutta sua. Chi si circonda di signorsì. Chi scambia la strada per una pista. E' idiota chi va allo stadio a fare l'idiota. E' idiota e potenzialmente assassino il genitore che tiene il proprio bambino davanti in auto in piedi di fronte all'airbag. A questo punto non rimane che una domanda idiota da farsi: cosa può fare il cittadino di fronte a tanta idiozia? Mettersi un colapasta sulla testa sperando che non sia troppo tardi. Ossia che l'idiozia non sia diventata normalità. In tal caso la battaglia contro l'imbecillità sarebbe persa.
Dedico quest'articolo a Dostoevskij autore di uno dei massimi capolavori moderni: l'idiota. Scritto a Firenze a Piazza Pitti nel 1869.

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