CARABINIERI

Foto del Maresciallo Maggiore Salvatore Calleri


 Nella mia famiglia  l'Arma dei Carabinieri è di casa da sempre. Mio padre è nato in una caserma dei Carabinieri nell'alloggio di servizio di mio nonno Maresciallo Maggiore classe 1882. In famiglia di mio nonno dei 4 fratelli 2 erano nell'Arma e 2 nella Polizia di Stato. 

Per questo probabilmente sono uno sbirro dentro.

Per questo quando uno scandalo, e di recente non ne sono mancati, tocca l'Arma per me è un colpo al cuore.

Uno degli ultimi casi ha riguardato Piacenza dove addirittura una casema dell'Arma è stata sequestrata. Ne parlo ora lontano dagli accadimenti perché non amo farmi trascinare da un eccesso di emozioni. 

Un caso che fa salire comunque in me una forte rabbia per chi infanga la istituzione dei Carabinieri. 

Un caso che fa rivoltare nella tomba i tanti Carabinieri uccisi mentre servivano lo Stato.

Nonostante la rabbia ci dobbiamo porre delle domande:

  • Come è potuto succedere?
  • Come mai in questi casi le mele sane han paura di denunciare?
 Quanto successo non è in alcun modo giustificabile e deve portare a cambiare una mentalità di fondo purtroppo esistente soprattutto, ma non solo, per colpa della cosiddetta politica dei numeri. Si bada alle statistiche distraendosi sulla qualità. Questa mentalità produce in alcuni casi mostri come il caso della caserma di Piacenza.

E le mele sane all'interno dei contesti marci perché spesso tacciono od agiscono in ritardo? Perché diciamoci la verità, se denunci fai la fine dell'Appuntato Scelto Casamassima, ossia ti trovi in mezzo a situazioni infinite in cui serve una forza di volontà di alto livello.

Cosa fare quindi? Occorre cambiare mentalità. L'Italia ha bisogno dell'Arma dei Carabinieri. L'Arma dei Carabinieri ha bisogno di continuare ad essere amata dagli Italiani.

W l'Arma dei Carabinieri ora e sempre, ma niente più mostri ed errori please.

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