CENTO ANNI FA NASCEVA IL MIO PAPONE

Papone.
Così negli ultimi anni della sua vita lo chiamavo... E gli piaceva.
Sono fiero di mio padre. Avevo con lui un rapporto ottimo. Cosa rara. Mi ha insegnato molte cose. Il senso dello stato. L'amore per i viaggi, per la Francia in primis. La passione per la storia ed il diritto. La fotografia. Era un eccellente fotografo. La tecnologia... E spesso mi domando oggi come sarebbe contento delle possibilità di ricerca che offrono i tablet. Il mondo in un click. Non le ha potute sfruttare essendo morto nel 2009 e purtroppo essendo diventato cieco parziale alcuni anni prima.
Innamorato fino alla fine di mia madre, che non ha mai tradito. Mi ha educato a modo suo con una presenza forte e al contempo distante... Ma c'era.
Era un funzionario dello Stato onesto ed intelligente.
Scriveva in un italiano perfetto ed al contempo moderno.
Era un tipo parsimonioso e purtroppo non ho preso da lui in questo anche se sono un tipo attento.
Aveva la passione della grafia, tanto che era un perito calligrafico stimatissimo.
Papone a cento anni dalla nascita ed a poco più di nove
dalla morte, mi manchi. Mi manchi molto.
In qualche modo sto seguendo la Tua strada in altri settori, ma con il senso dello Stato ben presente. Molte Tue passioni le ho pure io. Ti sento presente al mio fianco. Ti abbraccio e Ti mando un bacione o mio papone.

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