GRAVIANO, RIINA E CASTELVETRANO... UNA CALDA ESTATE

Graviano che parla nell'ora d'aria e viene intercettato. Riina che non vuole il 41 bis. Castelvetrano che viene sciolto per mafia.

Si preannuncia una estate calda in cui occorre fare il punto e soprattutto serrare le fila per contrastare le organizzazioni criminali mafiose.

Emerge con chiarezza che il lavoro del pool di Caponnetto ha dato problemi ai mafiosi.

Bene ed è il momento di verificare alcune cose affinchè il lavoro del pool non venga vanificato.

Innanzitutto se ai boss mafiosi il 41 bis non va bene vuol dire al contrario che allo Stato deve andare bene e che vanno respinte con forza le c.d. teorie che dicono che il 41 bis annienta la vita dei carcerati. Il 41 bis nasce da una delle leggi fatte meglio: la legge Gozzini. Non possiamo permettere le comunicazioni verso l'esterno dei mafiosi. Se poi un mafioso sta male l'umanità dello Stato prevede le migliori cure in ospedale. Detto questo dobbiamo invece verificare che i dettami previsti dal 41 bis vengano seguiti alla lettera.

Per chi non è al 41 bis occorre verificare che le condizioni previste per il carcere "Alta Sicurezza 1" vengano rispettate. Non possiamo permetterci debolezze in proposito.

Poi infine un'altra domanda, quando i mafiosi escono dal carcere, nella fase di reinserimento sociale vengono effettuati i necessari controlli su cosa effettivamente fanno? Non metto in dubbio il principio del reinserimento, anche a loro va data la possibilità, ma le verifiche vanno sempre fatte.

Occorre vigilare, anche e soprattutto d'estate.

Commenti

  1. Vigilare e intercettare non solo con gli strumenti tecnologici, soprattutto attraverso soggetti istituzionali impeccabili per trasparenza e legalità. L'estate ha mutato il suo profumo in tante città italiane, in tante famiglie colpite da stragi assurde. Stragi servite a presentare il conto allo Stato.

    RispondiElimina

Posta un commento