DARIO E FRANCA : LA LIBERTÀ

Ho alcuni ricordi molto carini e sui generis collegati a Dario Fo ed alla sua mitica compagna di una vita Franca Rame.

Ho avuto modo di frequentarli non tantissimo, ma sicuramente hanno lasciato una traccia, forte ed indelebile in quanto quando persone come loro vengono a mancare, affiorano i ricordi.

Quando Dario  vinse il premio Nobel nel 1997 rimasi stupito e contento. Ancora non lo conoscevo. Mi ricordo comunque che in contemporanea con il premio misi ad una festa in cui facevo il dj la canzone "ho visto un re" e che questa fu apprezzata ed anche, fra lo stupore di molti, ballata.

Passano un paio di anni e con Caponnetto decidiamo di invitarli al 1° vertice antimafia del 1999. Lui e Franca fanno un bellissimo intervento. Il 1999 tra l'altro è l'anno dei no global che iniziano un cammino. Quel vertice che rimane indimenticato e si svolse al dopolavoro ferroviario è il mio inizio nel rapportarsi saltuariamente ma felicemente con loro.

Poco tempo dopo, mentre sono fuori col cane Amelia, una lupa tutta nera, bella e meticcia, mi arriva una telefonata che erano di passaggio Dario e Franca a Firenze e gli ho trovato un albergo in centro. Tutti assieme sulla fiat punto con il cane accanto e lui che improvvisa una sorta di canzoncina sulla situazione. Dario portava il colbacco. Esilarante e geniale. Non aveva la puzza al naso.

Ci rivediamo poi per un'altra situazione  insieme a Caponnetto per la scorta civile alla Boccassini.

Poi dopo mi sono risentito con Franca durante il suo periodo parlamentare di cui in qualche modo si era pentita, nonostante a mio avviso sia stata brava.

Poi dopo ci siamo un po' persi ma se c'incontravamo come una volta a Milano, non mi ricordo per cosa, erano baci ed abbracci.

A questo punto non rimane che una cosa da dire: Dario e Franca ci hanno insegnato la libertà.

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