GRECIA OGGI

GRECIA
La Grecia oggi più che mai è al centro dell'attenzione. Per la crisi. Per il debito, ma... anche per la riflessione conseguente al fatto che le ultime elezioni hanno visto la vittoria di Syriza. Vittoria avvenuta grazie ad una scelta politica molto decisa in chiave anti troika, anti liberista e contro le inutili politiche di rigore e del 3% del rapporto tra debito pubblico e pil. E dopo la vittoria le ampie capacità di gestirla, creando un governo di coalizione con la porzione di destra contraria al rigore. La sinistra radicale italiana non sarebbe stata in grado di fare una simile scelta.
Chi mi segue da tempo sa quanto sia contrario all'attuale modello economico liberista monetarista, incapace di governare il mercato. Chi mi segue da tempo sa che nel 2008/9 ho denunciato più volte nel mio blog salvatorecalleri.blogspot.com i cosiddetti trafficanti in mutui subprime e titoli tossici oltre ai numerosi banchieri truffaldini. Una politica che ha causato povertà, depressione e deflazione. Con perdita di ricchezza per le persone normali.
Detto questo oggi bisogna fermarsi un attimo e ragionare in modo pragmatico per capire quale è realmente la situazione andando oltre gli slogan.
Parto quindi con l'esaminare come la Grecia è arrivata al disastro. Una classe politica che ha speso male negli anni i propri introiti con un eccesso di corruzione, evasione e persino spese militari. Nel momento in cui il sistema va in tilt viene scelta la strada di chiedere aiuto alla troika ossia la BCE, il FMI e la UE. Viene concesso un prestito a tassi bassi con la mediazione della UE. La Grecia è in crisi di liquidità. Probabilmente non è con i prestiti che si risolve la situazione se non si interviene alla radice del problema. Arrivato il prestito il rigore ha distrutto in modo eccessivo la popolazione arrivando ad una vera e propria macelleria sociale. Senza però toccare l'evasione, la corruzione e le spese militari. Ossia la classe politica non ha risolto i problemi strutturali.
Oggi siamo al dunque con un governo nuovo che sprizza fantasia e simpatia con il duo al potere tra cui il ministro delle finanze di cui apprezzo il look elettrico. I debiti però stanno scoprendo che vanno pagati... magari bisogna vedere come. Al momento la questione è assai complicata e se da un lato il rigore monetario va superato e bisogna dire basta alla macelleria sociale, dall'altro gli stati che hanno prestato alla Grecia gli euro difficilmente vi rinunceranno.
La soluzione probabilmente ancora al momento non c'è, ma una cosa deve essere chiara: dobbiamo cambiare il trattato che ha introdotto il 3%; dobbiamo rendere la BCE una banca vera e propria che indirizzi le banche centrali dei paesi. Questa è la strada maestra.
Un'altra cosa inoltre va chiarita:  con il taglio delle spese non si risolve la deflazione.
Occhio che quando la democrazia non è in grado di dare benessere alla popolazione arrivano i totalitarismi. E' successo in Europa tra gli anni 20 ed i 40 del secolo scorso e potrebbe succedere oggi.

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