UNA MANOVRA DA PREMIER PER UN POMERIGGIO

UN ALTRO FISCO È POSSIBILE?

A causa della mia perenne stanchezza mi assopisco per un sonnellino pomeridiano ed inizio a sognare in modo megalomane di fare il premier. Il momento è difficile e ritengo necessario fare delle riforme temporanee ma forti. Liberalsocialiste e non liberiste. Per fare cassa aumento la benzina ma abolisco il bollo ed abbatto i costi della rc auto. Così le tasse sono proporzionate all'uso dell' auto ed elimino le spese fisse. L'aumento è però previsto solo per 18 mesi. Per combattere l'evasione fiscale abolisco lo studio di settore che è lo strumento che fa pagare di più chi guadagna di meno e di meno chi guadagna di più e metto la possibilità di scaricare dalle tasse l'iva presente in ogni scontrino e fattura. Ossia scaricare tutto, scaricare tutti. Metto l'iva al 20% su tutto parificando le aliquote dandone l'1% ai comuni. Abolisce il pubblico registro automobilistico che è un inutile doppione della motorizzazione. Tasso al 90% i bonus dei manager privati e pubblici. Al fine di bloccare la speculazione creò un agenzia di rating sulle agenzie di rating. Non rimetto l'ici ma l'aumento per chi tiene le case sfitte nelle città ad alta tensione abitativa facendo salva la seconda casa. Metto la Tobin tax. Rendo libero l'accesso agli ordini professionali. Taglio le spese sostenute dallo stato sugli immobili in cui paga gli affitti utilizzando meglio le proprietà pubbliche o confiscate alla mafia. Congelo gli stipendi superiori ai 3.000,00€ mensili e metto una tassa di solidarietà per gli stipendi superiori ai 5.000,00 € pari al 5%. Più gli stipendi pubblici sono alti più controlli sulla qualità e sulla produttività verranno fatti. Utilizzo i soldi confiscati alle mafie. Riequilibrio gli stipendi in alcuni settori tra i quali quelli del mondo dell' informazione in cui il precariato abbonda. Obbligo equitalia a transare con i deboli e poveri e non con i forti e ricchi. Eppoi... Mi sveglio. Tutto sommato il mio sogno da megalomane non era poi così male. Potrei fare il Presidente del Consiglio senza laurea alla Bocconi, ma alla statale di Firenze...

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