QWAN KI DO... CORREVA L'ANNO 1988 di Salvatore Calleri

Correva l'anno 1988, solo a pensarci mi sento vecchio, e frequentavo l'oratorio salesiano di Firenze.

In quel periodo l'oratorio aveva problemi di disciplina interna ed era frequentato da alcuni soggetti violenti, tant'è che persino il direttore della struttura era stato oggetto di una sorta di aggressione.

Nel frattempo avevo scoperto che a Milano presso le polisportive giovanili salesiane veniva praticato il qwan ki do, ossia un tipo di kung fu cino vietnamita.

Mi procuro il numero e telefono. Mi risponde il Maestro Roberto Vismara che di sicuro si ricorderà per sempre della mia chiamata... Si taglierà il tendine della mano per rispondere in fretta al telefono mentre apriva, se non ricordo male, una lattina di tonno. Ancora oggi porta la cicatrice.

D'altronde sbarcare in Toscana con il Qkd val bene un tendine.

Inizia l'avventura.  Siamo pochi, tosti e scalcagnati. Apriamo il primo centro in uno stanzone all'interno dell'oratorio.

D'altronde è bene ricordare che il Qkd è bellezza, arte ma pure fatica e combattimento. Teoria e pratica oltre che sudore a fiumi.

Il problema dei violenti che imperversava  lo risolviamo in fretta in quanto ci annusano e cambiano subito aria.

È un periodo bellissimo. Abbiamo avuto il Maestro Vismara tutto per noi.
Mi ricordo che dopo l'allenamento spesso si andava a cena assieme ed era un tipo così scherzoso che amava staccarti le chiavi dell'auto mentre eri in fila e le lanciava fuori dal finestrino. Ti veniva voglia di menarlo ma non potevi... Era più forte. Altri tempi, ci si divertiva con poco.

Gli anni passano il Qkd va avanti. I centri in Toscana aumentano e le palestre sono quasi accettabili.

La Toscana partecipa alle riunioni nazionali.
Le posizioni che porto avanti sono sempre improntate alla promozione della nostra arte senza integralismi di sorta che spesso nel nostro mondo abbondano. Troppe volte ho assistito ad istruttori di altre regioni che mi dicevano che ubbidivano ciecamente al Maestro Vismara, che tra l'altro non essendo integralista non richiedeva la cecità,  per poi tradirlo alla prima occasione.

Son inoltre passato alla storia per il mio famoso discorso sulla moria delle cinture nere di Qkd, ossia di coloro che cessavano la pratica dopo aver preso la cintura. 

La cintura nera non era una fine ma un nuovo inizio, ma non tutti lo capivano.

Non posso poi dimenticare il famoso stage estivo di Montegrimano dove passai alla storia nel 1995 per essere l'unico maschio in una squadra di femmine... Ah come mi divertii, ma me la fecero pagare nel tunnel della morte di fine stage.

Il resto è storia recente.

Il Qkd, mi ha dato molto. Mi ha dato la sicurezza nel portamento quotidiano e nel relazionarmi con gli altri. Mi ha dato autorevolezza. Il Qkd non si abbandona perché se credi nei suoi valori ti accompagna nella vita.


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