LE LEZIONI CHE CI VENGONO DALLA FRANCIA

Ieri si è votato in Francia per il primo turno delle elezioni presidenziali che in qualche modo rappresentano una lezione anche per i cugini italiani.

Lezione n. 1
Le primarie in Francia non hanno funzionato. I 2 candidati usciti dalle primarie dei repubblicani e dei socialisti sono usciti a pezzi dalle secondarie. Le primarie hanno oramai esaurito la loro spinta.
Lezione n. 2
Il partito socialista francese ha pagato le politiche liberiste in economia oltre ad un programma non mantenuto dopo la vittoria di Hollande. Ed in conseguenza di ciò le scelte postume massimaliste non bastano a recuperare.
Lezione n. 3
Per la prima volta un Presidente della Repubblica ha avuto il coraggio di non ricandidarsi. Onore al merito ad Hollande.
Lezione n. 4
I 2 candidati che hanno superato il primo turno sono al di fuori dei partiti storici francesi con Macron che ha fondato il suo movimento da pochissimo tempo.
Lezione n. 5
Macron non è paragonabile a nessun politico italiano. Il suo programma anche sull'Europa è diverso. Macron tra l'altro è una persona con un percorso di studi di altissimo livello.
Lezione n. 6
La Le Pen ha scelto il sovranismo patriottico di destra cancellando il passato del FN del padre citando il proprio avversario storico De Gaulle. Macron ha scelto una visione di Europa forte e chiara senza paura, senza arrampicarsi sugli specchi. Una visione europeista di correzione della UE ma chiara.
Lezione n. 7
La Sinistra sinistra quando diviene moderna e abbandona l'estremismo non va male... Il risultato di Melenchon è di tutto rispetto ed ha cancellato de facto i socialisti.
Lezione n. 8
Il liberalsocialismo/liberalismo sociale di en marche di Macron dimostra che tale posizione politica sta ritornando in Europa... Bisognerà seguirne gli sviluppi con la massima attenzione.

La classe politica italiana sarà in grado di capire quanto sta avvenendo in Francia... Ovviamente no.


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