Ho la sfortuna di essere di sinistra. Una sinistra normale. Sfortunato perché vedo la sinistra europea poco in grado di leggere il periodo storico attuale.
Eppure la congiuntura internazionale di crisi sistemica del modello liberista, con la messa in discussione della globalizzazione selvaggia, dovrebbe avvantaggiare la sinistra normale, spesso socialista, e pure quella estrema.
Ma perché si è arrivati a tale situazione. Semplice dopo la caduta del muro nel 1989, la sinistra si è appiattita sulle posizioni del centro destra annacquandole un pochino.
Prima della caduta del muro in occidente si stava benone ed avevamo un welfare esteso, perché probabilmente il capitalismo doveva mostrare il suo lato buono in risposta al comunismo dell'est.
Oggi che il sistema post muro è andato in crisi, non vedo nella attuale classe dirigente, italiana in primis, delle tendenze a leggere completamente e soprattutto in modo moderno la situazione.
La sinistra oggi deve essere moderna nell'analisi di ciò che serve.
Provo quindi a stabilire quali cose a mio modestissimo parere bisogna fare.
Bisogna innanzitutto iniziare a superare un tabù: quello del lavoro. Oggi al concetto del lavoro bisogna sostituire quello della ricerca del benessere. Quindi occcore passare da una sinistra lavorista e talvolta operaista ad una sinistra benessarista (termine da me inventato).
Bisogna considerare l'avvento della tecnologia avanzata come una enorme opportunità di sviluppo, ma al contempo sposando le tesi della tassazione dell'equivalente lavoro robotico rispetto a quello umano proposto da Bill Gates, perché bisogna finanziare il welfare. Il benessere richiede un welfare diverso, avanzato.
Bisogna abbandonare l'ambientalismo basato sui cliché in favore di un ambientalismo scientifico.
Bisogna combattere la mafia, non l'antimafia.
Bisogna tassare le multinazionali invece che pensare alle patrimoniali impopolari sulla prima casa.
Bisogna continuare a finanziare le missioni spaziali... Un giorno saranno utili all'umanità.
Bisogna essere inclusivi, con le frontiere aperte, ma al contempo per la legge e l'ordine.
Bisogna essere contro il pareggio di bilancio in Costituzione e contro la politica liberista e rigorista che invece di risolvere i problemi le ha accentuati.
Bisogna essere contro l'attuale politica burocratica dell'Ue scegliendo però il modello degli Stati Uniti d'Europa.
Bisogna essere contro le agenzie di rating internazionali.
Bisogna combattere i nazionalismi perché la storia ci insegna che sono pericolosi.
Bisogna pensare agli ultimi... Rendendo inutile l'assistenzialismo con un welfare modernamente diverso.
Bisogna pensare e soprattutto studiare.
Ho quindi la sfortuna di essere di sinistra... Ma un'altra sinistra è possibile.
Eppure la congiuntura internazionale di crisi sistemica del modello liberista, con la messa in discussione della globalizzazione selvaggia, dovrebbe avvantaggiare la sinistra normale, spesso socialista, e pure quella estrema.
Ma perché si è arrivati a tale situazione. Semplice dopo la caduta del muro nel 1989, la sinistra si è appiattita sulle posizioni del centro destra annacquandole un pochino.
Prima della caduta del muro in occidente si stava benone ed avevamo un welfare esteso, perché probabilmente il capitalismo doveva mostrare il suo lato buono in risposta al comunismo dell'est.
Oggi che il sistema post muro è andato in crisi, non vedo nella attuale classe dirigente, italiana in primis, delle tendenze a leggere completamente e soprattutto in modo moderno la situazione.
La sinistra oggi deve essere moderna nell'analisi di ciò che serve.
Provo quindi a stabilire quali cose a mio modestissimo parere bisogna fare.
Bisogna innanzitutto iniziare a superare un tabù: quello del lavoro. Oggi al concetto del lavoro bisogna sostituire quello della ricerca del benessere. Quindi occcore passare da una sinistra lavorista e talvolta operaista ad una sinistra benessarista (termine da me inventato).
Bisogna considerare l'avvento della tecnologia avanzata come una enorme opportunità di sviluppo, ma al contempo sposando le tesi della tassazione dell'equivalente lavoro robotico rispetto a quello umano proposto da Bill Gates, perché bisogna finanziare il welfare. Il benessere richiede un welfare diverso, avanzato.
Bisogna abbandonare l'ambientalismo basato sui cliché in favore di un ambientalismo scientifico.
Bisogna combattere la mafia, non l'antimafia.
Bisogna tassare le multinazionali invece che pensare alle patrimoniali impopolari sulla prima casa.
Bisogna continuare a finanziare le missioni spaziali... Un giorno saranno utili all'umanità.
Bisogna essere inclusivi, con le frontiere aperte, ma al contempo per la legge e l'ordine.
Bisogna essere contro il pareggio di bilancio in Costituzione e contro la politica liberista e rigorista che invece di risolvere i problemi le ha accentuati.
Bisogna essere contro l'attuale politica burocratica dell'Ue scegliendo però il modello degli Stati Uniti d'Europa.
Bisogna essere contro le agenzie di rating internazionali.
Bisogna combattere i nazionalismi perché la storia ci insegna che sono pericolosi.
Bisogna pensare agli ultimi... Rendendo inutile l'assistenzialismo con un welfare modernamente diverso.
Bisogna pensare e soprattutto studiare.
Ho quindi la sfortuna di essere di sinistra... Ma un'altra sinistra è possibile.
Condivido la tua analisi ed anche le tue speranze...
RispondiEliminaAnch'io sono per essere benesserista... Oltre l'wellfare.
RispondiEliminaE credo anche che sarà una via necessaria se lEU non vuole la terza guerra mondiale.Non saranno i partiti ma i movimenti rappresentati da donne e uomini forti che affronteranno la questione. Muoiono i partiti restano le idee e diciamocelo gli ideali del Novecento.