Ci sono persone che stimo. Ci sono persone che non urlano, ma parlano al mondo in modo saggio. Ci sono persone miti, ma dure ed al contempo coraggiose. Una di queste è l'attuale Procuratore Nazionale Antimafia Piero Grasso. L'ho conosciuto per caso, correva l'anno 2000, ad un'iniziativa antimafia calabrese della gerbera gialla dell'infaticabile Adriana. Dopo averlo conosciuto ho iniziato ad invitarlo ai vertici antimafia della Fondazione Caponnetto come Procuratore Capo di Palermo. Scopro subito la sua corposa storia personale. Ha conosciuto Caponnetto in qualità di giovane giudice a latere al maxiprocesso. Ai vertice ho imparato ad ascoltarlo più volte per capire i suoi messaggi. Ogni anno un discorso nuovo con un messaggio diverso. Intanto a Palermo parte il processo a Cuffaro con le prime polemiche per aver scelto la linea del favoreggiamento aggravato alla mafia invece che del concorso esterno. Gli dicono addirittura che ha fatto tutto per farlo assolvere. Anno dopo anno continua indefesso a partecipare ai vertici, però qualcosa cambia: i discorsi diventano sempre più corposi. Nel frattempo nel 2005 diventa Procuratore Nazionale Antimafia succede ad un grande amico del nonno: Pier Luigi Vigna. Nel frattempo gli attacchi continuano, tanto che gli fanno addirittura prima della nomina un libro contro. Sembra di essere tornati ai tempi degli attacchi a Giovanni Falcone. Si vuole isolare chi è indipendente. Si vuole isolare chi combatte la mafia. Gira addirittura del tritolo per lui. Ma sembra di essere tornati all'Addaura. Gli anni passano le polemiche scemano, ma non troppo. Nel frattempo viene confermato all'unanimità Procuratore Nazionale Antimafia. Nel frattempo l'ex Governatore Cuffaro viene condannato a sette anni dalla Cassazione per favoreggiamento aggravato nei confronti della mafia... Ma non ne doveva essere amico per i detrattori guarda caso oggi scomparsi? Nel frattempo ai vertici antimafia fa sempre un intervento di 20 minuti quando i relatori non possono andare mai oltre gli 8. Uguale al nonno nino ha chiesto la deroga. I discorsi più belli degli ultimi anni in difesa dell'indipendenza della magistratura che abbia sentito. Vere e proprie parole come pietre rotolanti, ma al contempo saggie e non urlanti. Autorevoli quindi. Per la prima volta ho pensato: ecco l'erede del nonno nino Caponnetto. Oggi è diventato Presidente del Senato e puntuali come un orologio sono partiti gli attacchi di chi lo vuole deleggitimare. Non ci riusciranno perchè Piero Grasso è uno che vale... Punto e basta.
Ci sono persone che stimo. Ci sono persone che non urlano, ma parlano al mondo in modo saggio. Ci sono persone miti, ma dure ed al contempo coraggiose. Una di queste è l'attuale Procuratore Nazionale Antimafia Piero Grasso. L'ho conosciuto per caso, correva l'anno 2000, ad un'iniziativa antimafia calabrese della gerbera gialla dell'infaticabile Adriana. Dopo averlo conosciuto ho iniziato ad invitarlo ai vertici antimafia della Fondazione Caponnetto come Procuratore Capo di Palermo. Scopro subito la sua corposa storia personale. Ha conosciuto Caponnetto in qualità di giovane giudice a latere al maxiprocesso. Ai vertice ho imparato ad ascoltarlo più volte per capire i suoi messaggi. Ogni anno un discorso nuovo con un messaggio diverso. Intanto a Palermo parte il processo a Cuffaro con le prime polemiche per aver scelto la linea del favoreggiamento aggravato alla mafia invece che del concorso esterno. Gli dicono addirittura che ha fatto tutto per farlo assolvere. Anno dopo anno continua indefesso a partecipare ai vertici, però qualcosa cambia: i discorsi diventano sempre più corposi. Nel frattempo nel 2005 diventa Procuratore Nazionale Antimafia succede ad un grande amico del nonno: Pier Luigi Vigna. Nel frattempo gli attacchi continuano, tanto che gli fanno addirittura prima della nomina un libro contro. Sembra di essere tornati ai tempi degli attacchi a Giovanni Falcone. Si vuole isolare chi è indipendente. Si vuole isolare chi combatte la mafia. Gira addirittura del tritolo per lui. Ma sembra di essere tornati all'Addaura. Gli anni passano le polemiche scemano, ma non troppo. Nel frattempo viene confermato all'unanimità Procuratore Nazionale Antimafia. Nel frattempo l'ex Governatore Cuffaro viene condannato a sette anni dalla Cassazione per favoreggiamento aggravato nei confronti della mafia... Ma non ne doveva essere amico per i detrattori guarda caso oggi scomparsi? Nel frattempo ai vertici antimafia fa sempre un intervento di 20 minuti quando i relatori non possono andare mai oltre gli 8. Uguale al nonno nino ha chiesto la deroga. I discorsi più belli degli ultimi anni in difesa dell'indipendenza della magistratura che abbia sentito. Vere e proprie parole come pietre rotolanti, ma al contempo saggie e non urlanti. Autorevoli quindi. Per la prima volta ho pensato: ecco l'erede del nonno nino Caponnetto. Oggi è diventato Presidente del Senato e puntuali come un orologio sono partiti gli attacchi di chi lo vuole deleggitimare. Non ci riusciranno perchè Piero Grasso è uno che vale... Punto e basta.
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