Il cancro del terzo millennio
Al ritorno dalle vacanze non sapevo di cosa scrivere... O meglio avevo diverse idee non allineate che mi frullavano nella testa. Domenica 5 settembre durante il consueto zapping di fine estate, mezzo annoiato, mi risveglio di colpo con il programma "presa diretta" di Diacona sui rai 3. Solitamente per rilassarmi non guardo mai tali programmi perchè mi arrabbio, non con gli autori ma con gli italiani che si comportano troppo spesso male. Ma la prima puntata dedicata all'ndrangheta non me la potevo perdere per motivi per così dire istituzionali... Visto che presiedo una fondazione antimafia. La trasmissione è senza dubbio interessante e non fa fare una bella figura ne ai calabresi ne alla Calabria. Fa fare una bella figura alle forze dell'ordine ed alla magistratura... Veri fortini di legalità. Questa bellissima terra sarebbe ricca se non ci fosse l'ndrangheta. Ma non tutti i calabresi sembra che se ne rendano conto. Ci sono alcuni imprenditori per bene, ma non basta. Ci sono tante persone per bene, ma non basta. Gli affiliati a Reggio Calabria sono decine di migliaia. Il fatturato è pari a 44 miliardi di euro in Italia. Troppe persone ancora lanciano vasi dalla finestra in Calabria... Ma non solo. Il cancro dell'ndrangheta si è spostato in Lombardia, in Liguria e nel mondo con metodologia ed omertà sempre più simile a quanto avviene nel sud. Tra alcuni posti della Lombardia e della Liguria e della Calabria non c'è più differenza. La trasmissione ha il merito di farcelo vedere. Ha il merito di fare soffrire le persone oneste. Ha il merito di farmi arrabbiare... Ma il cancro oramai è arrivato al nord. Le interviste ai cittadini sono micidiali. Un pugno nello stomaco. Non ci sono scuse. Il cancro va fermato con le terapie giuste. Uomini e mezzi. Soldi a profusione per blindate che lo siano davvero. Pene da aumentare. Intercettazioni libere a go go. Il resto sono solo chiacchere a vuoto. Cittadini non sottovalutate il problema e soprattutto vergognatevi quando vi girate dall'altra parte. Politici non siate superficiali pensando che siano esagerazioni. L'ndrangheta è fortissima. Va combattuta. Ovunque.
Al ritorno dalle vacanze non sapevo di cosa scrivere... O meglio avevo diverse idee non allineate che mi frullavano nella testa. Domenica 5 settembre durante il consueto zapping di fine estate, mezzo annoiato, mi risveglio di colpo con il programma "presa diretta" di Diacona sui rai 3. Solitamente per rilassarmi non guardo mai tali programmi perchè mi arrabbio, non con gli autori ma con gli italiani che si comportano troppo spesso male. Ma la prima puntata dedicata all'ndrangheta non me la potevo perdere per motivi per così dire istituzionali... Visto che presiedo una fondazione antimafia. La trasmissione è senza dubbio interessante e non fa fare una bella figura ne ai calabresi ne alla Calabria. Fa fare una bella figura alle forze dell'ordine ed alla magistratura... Veri fortini di legalità. Questa bellissima terra sarebbe ricca se non ci fosse l'ndrangheta. Ma non tutti i calabresi sembra che se ne rendano conto. Ci sono alcuni imprenditori per bene, ma non basta. Ci sono tante persone per bene, ma non basta. Gli affiliati a Reggio Calabria sono decine di migliaia. Il fatturato è pari a 44 miliardi di euro in Italia. Troppe persone ancora lanciano vasi dalla finestra in Calabria... Ma non solo. Il cancro dell'ndrangheta si è spostato in Lombardia, in Liguria e nel mondo con metodologia ed omertà sempre più simile a quanto avviene nel sud. Tra alcuni posti della Lombardia e della Liguria e della Calabria non c'è più differenza. La trasmissione ha il merito di farcelo vedere. Ha il merito di fare soffrire le persone oneste. Ha il merito di farmi arrabbiare... Ma il cancro oramai è arrivato al nord. Le interviste ai cittadini sono micidiali. Un pugno nello stomaco. Non ci sono scuse. Il cancro va fermato con le terapie giuste. Uomini e mezzi. Soldi a profusione per blindate che lo siano davvero. Pene da aumentare. Intercettazioni libere a go go. Il resto sono solo chiacchere a vuoto. Cittadini non sottovalutate il problema e soprattutto vergognatevi quando vi girate dall'altra parte. Politici non siate superficiali pensando che siano esagerazioni. L'ndrangheta è fortissima. Va combattuta. Ovunque.
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